Onorevoli Colleghi! - Le lauree in discipline nautiche sono sistematicamente ignorate come titolo d'ammissione ai concorsi pubblici, anche quando sono richieste indifferentemente lauree scientifiche di qualsivoglia tipo.
      Tale esclusione è quasi sempre determinata da semplice dimenticanza o mancata conoscenza dell'esistenza stessa delle lauree in oggetto. Il danno, per i laureati in tali discipline, impossibilitati a confrontarsi con i laureati di altre facoltà scientifiche, è grave e ingiusto.
      Unico modo per ovviare a questa ormai insostenibile situazione, che perdura da sempre, è quella di equiparare tali lauree, ai fini dell'ammissione a pubblici concorsi, a quelle presenti nei bandi quando queste siano tali (matematica, fisica, ingegneria eccetera) da far intendere che ciò che è richiesto è una laurea che conferisce un'adeguata preparazione scientifica di carattere fisico-matematico, indipendentemente dagli specifici contenuti professionali.
      Va sottolineato che la compresenza dell'indicazione di più lauree per uno stesso concorso (come titoli per la partecipazione) dimostra la necessità (per i partecipanti al concorso pubblico) di conoscenze di base, patrimonio, questo, anche delle lauree in discipline nautiche.
      Infatti, tali corsi di laurea, in queste discipline sono organizzati in un triennio propedeutico, a contenuto fisico-matematico che prevede insegnamenti di matematica, chimica, fisica, geometria analitica, calcolo numerico e programmazione, meccanica, comunicazioni elettriche, elettromagnetismo, istituzioni di navigazione, teoria dei sistemi e in un biennio, corrispondente rispettivamente agli indirizzi

 

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oceanografico, geodetico e di navigazione elettronica.
      Inoltre, la laurea in discipline nautiche è titolo per la partecipazione ai concorsi ordinari a cattedre, nelle scuole e istituti statali, nelle classi di insegnamento di fisica, informatica, matematica, fisica e scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nelle scuole medie.
      Da un analisi statistica di diversi bandi di concorsi pubblici e privati, risulta che in molti casi sono richieste le lauree in fisica e in matematica e non quella in discipline nautiche.
      Si confida pertanto che quanto succintamente esposto nella presente relazione valga a promuovere un ampio e convinto consenso per il varo della proposta che segue.
 

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